Gazetta Italia: rain dance

We endured another terrible summer in the UK, and they did in Italy too, but for quite the opposite reasons. Tom Alberto Bull on the drought and heat that affected the peninsula…

Rain dance

So another British summer has passed, and not without the usual complaints about the inconsistent (and often miserable) weather. During these disappointing months it’s only natural to cast envious eyes in the direction of the Mediterranean as they enjoy weeks of uninterrupted sun on golden beaches. For the most part this sentiment is justified. However, this year has been a little different – especially in Italy.

Over the past few months Italy has been suffering from one of its longest and most severe droughts in over 60 years, in conjunction with an extreme heatwave that has been felt across southern Europe. The longer it has gone on, the more the consequences have been felt across the country. This led to the authorities placing 26 cities on the maximum heat alert, including tourist hotspots such as Venice and Rome.

In Rome the situation has been particularly serious, with the city having 70 per cent less rainfall than the previous three years. As many Romans return from their summer vacations and the demand for water in the city rises, the water company has been forced to cut the water pressure for residential properties at night, as well as meticulously checking for any leaks in the network. The Vatican has pitched in by switching off its 100 fountains.

Italy’s thriving agricultural industry has also been deeply affected. The soaring temperatures and evaporating water have made it extremely difficult to keep crops healthy and hydrated. The Italian farmers association, Coldiretti, has reported that nearly two-thirds of the nation’s farmland has been affected, costing the industry a whopping two billion euros. The worst hit crops have been olives, tomatoes, and grapes which alone has seen a decline in production by up to 15 per cent.

Another negative effect of the freak weather has been a spate of wildfires which have spread across the dry, arid countryside. Two major incidents have seen smoke pouring from the fields surrounding Mount Vesuvius in Naples, and a controversial forestry plantation in Lazio which spelled out ‘DUX’ as a tribute to the fascist dictator Benito Mussolini. Although some of these fires have drawn suspicion of foul play, the weather certainly contributed to the rapid rate at which they spread.

When my uncle came over to England from southern Italy in August he couldn’t help but rejoice when the heavens opened and it started to chuck it down. So next time you complain about the British summer, spare a thought for those who are actually praying for some rain.

 

Danza della pioggia

Un’altra estate è trascorsa in Gran Bretagna, accompagnata dalle solite lamentele sul clima variabile (e spesso piovoso). E’ naturale che durante questi mesi deludenti molti abbiano guardato al Mediterraneo con occhi invidiosi visto che lì si poteva godere il sole sulle spiagge dorate per settimane intere. Molto spesso questi sentimenti sono giustificati, tuttavia quest’anno le cose sono andate diversamente – specialmente in Italia.

Nei mesi scorsi l’Italia ha sofferto la siccità più lunga e più grave da oltre 60 anni, assieme ad un’ondata di estremo calore che è stata percepita in tutta l’Europa meridionale. Più questa condizione durava e più se ne sentivano le conseguenze in tutto il paese, costringendo le autorità a dichiarare lo stato di emergenza anche in centri turistici come Venezia e Roma.

A Roma la situazione si è rivelata particolarmente grave, dal momento che la pioggia in città è calata del 70 por cento rispetto ai tre anni precedenti. Proprio mentre i romani rientravano dalle ferie estive e cresceva la richiesta di consumo idrico, la società responsabile era costretta a limitare la pressione dell’acqua nelle proprietà residenziali durante la notte, oltre a esaminare accuratamente la rete urbana alla ricerca di possibili perdite.

Anche la fiorente industria agricola italiana ha subito conseguenze. Le altissime temperature e l’evaporazione delle acque hanno reso difficile l’irrigazione dei raccolti. L’associazione italiana degli agricoltori, Coldiretti, ha reso noto che circa due terzi dei terreni sono stati danneggiati, con un costo per l’industria di ben due miliardi di euro. I raccolti più colpiti comprendono olive, pomodori e uva che hanno sperimentato un calo produttivo del 15 por cento.

Un altro effetto negativo di questo clima bizzarro è consistito in una serie di incendi sparsi in tutta la campagna arida e asciutta. Due grossi incidenti si sono avuti nei campi circondanti le falde del Vesuvio, da cui si alzavano grosse colonne di fumo, ed una controversa foresta nel Lazio in cui si poteva leggere la parola DUX in onore del dittatore fascista Benito Mussolini. Sebbene vi siano stati forti sospetti di origine dolosa,
il clima ha certamente contribuito alla rapidità con
cui gli incendi si sono diffusi.

Quando mio zio è venuto dal sud Italia a trovarci in Inghilterra in agosto non riusciva a trattenersi dalla gioia perche’ si è messo a diluviare. La prossima volta che ci lamentiamo delle nostre estati, facciamo un pensierino per tutti quelli che pregano per avere un
po’ di pioggia.