Gazetta Italia: Street Art

These days a resident of Bristol, Tom Alberto Bull sees the street art culture of Banksy’s home town with the perspective of someone who has seen similar phenomena in Naples and Bologna…

An artist’s playground

Since the emergence of world-renowned graffiti artists such as Banksy the street art scene has taken off globally – and no more so than in Italy. What was once considered a plague of the inner city, a destructive hobby solely undertaken by vandals, is now welcomed and appreciated in many cases.

This evolution in graffiti culture is underlined in one of the most recent pieces which surfaced in Naples. As a child I remember spotting a street sign which had been crossed out with black paint and replaced with ‘Maradona Street’ in hastily scribbled, barely legible writing.

Fast forward to today and a giant mural of the beloved football player adorns the side of a building in one of the city’s underprivileged quarters. The love for the Argentinian who played a huge role in winning Napoli’s first ever league title in 1987 has never wavered, but the way it’s expressed has changed dramatically. This mural is so impressive that photos of it have been published in newspapers and magazines in many countries. I highly recommend taking a look online if you haven’t seen it.

The Italian street art scene received international recognition in March following the Dubai Canvas Festival. Italian-born Tony Cuboliquido, who first started painting back in 1994, received first prize
in the Innovative 3D Art Award category for his entry, which he created especially for the event. Explaining their decision, the jury said the innocent, playful, dynamic and interactive qualities of his work captured the theme of happiness.

When I lived in Bologna I became accustomed to seeing the work of Blu, the undisputed king of graffiti in the city. As a pioneer of the scene he was recently asked by KolahStudio to give his thoughts on the newfound popularity of the art form: “On one side there is good quality and many original ideas, on the other side ‘street art’ is a fashion product so most of the people are just doing it because it’s considered ‘cool’. Time will tell if this is just a passing fad or if the number of dedicated artists continues to grow at a rapid rate.”

Now I live in Bristol, and I am used to seeing groups of visitors gazing at the various Banksys dotted around the city. It may not be too long before we see similar tours being put on in some of Italy’s most visited cities. Next time I am in Naples, I know where I am heading first.

 

Un parco giochi per artista

Da quando sono emersi gli artisti specializzati nei graffiti come Banksy, alcuni dei quali sono oramai famosi in tutto il mondo, l’arte di strada ha avuto successo dappertutto, anche in Italia. Un fenomeno che una volta era considerato un flagello per le città, un passatempo per i vandali che volevano distruggere l’ambiente urbano, ora viene accolto con entusiasmo e molto spesso perfino apprezzato.

Questa evoluzione della cultura dei graffiti è stata evidenziata da una delle opere più recenti creata a Napoli. Da bambino ricordo di aver visto un cartello stradale la cui dicitura era stata cancellata con vernice nera e sostituita con ‘Via Maradona’ in una calligrafia scarabocchiata, appena leggibile.

Facciamo un salto al 2017. Oggi possiamo ammirare un enorme dipinto murale dell’amato calciatore che adorna l’intera facciata di un palazzo in uno dei quartieri popolari della città. L’amore per l’argentino che ebbe un ruolo fondamentale nel far vincere al Napoli il suo primo scudetto nel 1987 non è mai diminuito, ma il modo in cui viene espresso è cambiato in maniera drammatica. Questo murale è così impressionante che è stato fotografato e riprodotto in giornali e riviste in numerosi paesi. Lo potete trovare su Google Immagini. Ve lo raccomando se non lo avete visto.

Il settore della ‘street art’ italiana è stato riconosciuto a livello internazionale nel mese di marzo dopo il Canvas Festival di Dubai. L’opera di Tony Cuboliquido, un artista nato in Italia che iniziò a dipingere nel 1994, ottenne il primo premio nella categoria innovativa per Arte a Tre Dimensioni, un’opera compiuta appositamente per il Festival. Nel giustificare la loro decisione, i giudici hanno spiegato che le qualità dinamiche e interattive dell’opera e i suoi elementi di innocenza e di gioco riuscivano a cogliere pienamente il tema della felicità.

Quando abitavo a Bologna mi ero abituato a vedere le opera di Blu, il re indiscutibile dei graffiti della città. In un’intervista recente con KolahStudio il pioniere di questa forma d’arte ha dato il suo parere sulla sua popolarità attuale: “Da un lato c’è la buona qualità, e dall’altra c’è il fatto che l’arte di strada è una moda, per cui molti artisti la creano per il semplice motivo che va per la maggiore. Staremo a vedere se si tratta di un fenomeno passeggero o se continuerà a crescere rapidamente.”

Ora abito a Bristol, e sono abituato a vedere gruppi di turisti che ammirano le varie opere di Banksy sparse per la città. Può darsi che fra pochi anni si offriranno giri turistici simili in alcune città italiane. La prossima volta che andrò a Napoli so bene che posto visiterò per primo!